Premessa
di Teresa Cianni, Paolina Notaro
Tecnostruttura - Settore Fse
Il valore strategico dell’innovazione sociale è stato esplicitamente riconosciuto già nella programmazione dei Fondi SIE 2014-2020: la UE ha raccomandato di inserire tale filone all’interno del disegno delle politiche pubbliche e di individuare la promozione dell’innovazione sociale tra le priorità da raggiungere attraverso l’utilizzo degli strumenti finanziari designati dalla Commissione alla crescita e alla coesione (SIP, 2013). La programmazione delle politiche di coesione 2021-2027 intende rafforzare l’adozione di modelli di innovazione sociale per la costruzione delle politiche pubbliche, attraverso la promozione di azioni innovative e lo sviluppo dell’economia sociale.
Il nuovo Fondo Sociale Europeo “plus” include oltre al precedente FSE anche il programma per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI); è prevista, inoltre, una disposizione inerente le "azioni innovative", che invita gli Stati membri a sostenere l'innovazione sociale e la sperimentazione sociale per rafforzare approcci dal basso basati sui partenariati (1). La Commissione Europea, come esplicitato nella proposta di Regolamento, ritiene, infatti, essenziale sostenere l'innovazione sociale al fine di adeguare ulteriormente le politiche ai cambiamenti sociali ed incoraggiare e sostenere le soluzioni innovative. Il FSE+ dovrebbe pertanto contribuire alla progressione nell'istruzione e nella formazione e al passaggio al mondo del lavoro, sostenere l'apprendimento e l'occupabilità lungo tutto l'arco della vita e contribuire alla competitività e all'innovazione economica e sociale, supportando iniziative scalabili e sostenibili in questi settori. La sperimentazione e la valutazione di soluzioni innovative prima di una loro applicazione su larga scala si ritiene, in effetti, contribuiscano a migliorare l'efficienza delle politiche e giustificano quindi il sostegno specifico da parte del FSE+.
Il policy maker ha un ruolo fondamentale nel costruire le condizioni necessarie per favorire lo sviluppo e la diffusione di modelli di innovazione sociale mediante la promozione di un ecosistema che sia in grado di supportare i processi di innovazione sociale. Le leve principali a disposizione del policy maker sono: le risorse (insieme di capitali finanziari, capitale umano, infrastrutture e reti necessari a strutturare i servizi), i servizi (insieme di soluzioni per affrontare i bisogni sociali dei territori) e i processi (insieme di attività necessarie a costruire i modelli di intervento). Attraverso la combinazione di tali leve il policy maker può costruire un ecosistema favorevole allo sviluppo di politiche pubbliche di innovazione sociale.
Sulla base di tale presupposto, in questa fase in cui le amministrazioni stanno delineando i quadri strategici per la futura programmazione, è stata ravvisata l’esigenza di avviare una riflessione sulle iniziative realizzate nel corrente ciclo anche allo scopo di verificarne la trasferibilità nel post 2020 (2).
Tali iniziative sono state a tal fine ricondotte agli obiettivi specifici della programmazione 2021-2027 (3), ai quali sono potenzialmente in grado di concorrere, e ai settori prioritari d’intervento identificati dalla CE nell’allegato D alla Relazione Paese 2019. Gli obiettivi sono stati raggruppati in sei aree tematiche (Servizi di welfare, Inclusione attiva, Economia sociale e responsabilità sociale d’impresa, Lavoro autonomo e creazione di impresa, Sistemi di istruzione e formazione, modernizzazione PA) per ciascuna delle quali sono state descritte le principali tipologie di interventi attivate; per offrire elementi di maggior dettaglio sono stati, inoltre, inseriti appositi focus dedicati alla descrizione di alcune esperienze.
Prima di passare in rassegna le azioni attivate a livello territoriale, si evidenzia che nel delineare le strategie e la programmazione degli interventi di innovazione sociale si è assistito ad un progressivo allargamento dei tavoli di consultazione a diversi stakeholders, per indagare nuovi problemi o individuare le carenze del sistema di risposta alle esigenze dei cittadini da una nuova angolazione. In generale si è inteso privilegiare un orientamento verso modelli di intervento che favoriscono una governance partecipativa, prevedendo un coinvolgimento nel processo decisionale dei destinatari per condividere con loro la gestione della cosa pubblica, ma anche le responsabilità e la valutazione del risultato. In questo percorso che vede la PA nel ruolo di service facilitator, soggetto che crea le condizioni perché certe cose avvengano nell’interesse della comunità stessa, le amministrazioni hanno seguito modelli d’intervento parzialmente differenti: in alcuni casi le autorità pubbliche hanno agito da hub delle idee emerse dai territori stimolando, raccogliendo e selezionando le idee dei cittadini (call for ideas) per poi sostenerle e renderle concrete (call for action); in altri hanno operato come fattore abilitante, divenendo il centro di una rete di attori (pubblici e privati) che, complessivamente e in modo concertato, si assumono collettivamente la responsabilità di elaborare e realizzare un progetto strategico di innovazione delle politiche pubbliche di welfare; infine in un terzo caso, attraverso la collaborazione con Università/Enti di ricerca, hanno avviato appositi interventi di ricerca azione al fine di analizzare le esperienze relative ad ambiti o tematiche ritenute rilevanti e replicarle nei contesti locali introducendo dei cambiamenti migliorativi.
Innovazione sociale a sostegno dei Servizi di welfare
L’analisi delle iniziative messe in atto, a livello territoriale, evidenzia come Il settore prioritario d’intervento, in cui le Regioni hanno sperimentato iniziative di innovazione sociale, è costituito dal welfare e dai servizi sociali. Nell’ambito degli avvisi diretti all’inclusione sociale dei gruppi maggiormente vulnerabili sono stati (in effetti) portati avanti interventi diretti allo sviluppo, al consolidamento e alla qualificazione dei servizi sociali in un’ottica innovativa, che puntano alle priorità del post 2020 relative al rafforzamento dell’accesso a servizi di qualità e all'integrazione dei servizi sanitari, sociali e di assistenza a lungo termine (OS ix; Annex D -OP 4- PI 12- 13) (4).
In tale ottica si è agito attraverso:
- La messa a punto di sistemi di presa in carico globale ed integrata della persona fragile e della sua famiglia attraverso l’utilizzo della valutazione multidimensionale e la creazione di reti tra soggetti pubblici con diverse competenze e tra questi e le organizzazioni del terzo settore, per aumentare la capacità delle unità di offerta e dei servizi del territorio di agire in modo flessibile e dinamico.
Basilicata - Accompagnamento a persone in condizione di vulnerabilità e di fragilità
Il bando intende sostenere i nuclei familiari multiproblematici e le persone in particolari condizioni di vulnerabilità e fragilità sociale rispondendo ai loro bisogni concreti in una logica di empowerment. Sono previste infatti azioni di accompagnamento (attività di tutoraggio e scouting delle opportunità formative e lavorative); sostegno psicologico per rafforzare l’autostima e le capacità relazionali; empowerment (volontariato, azioni di cittadinanza attiva, rafforzamento di competenze relazionali e tecniche); sostegno e counselling familiare, sostegno e counselling in materia di diritto civile, penale, fiscale e del lavoro; laboratori di gruppo per rafforzamento competenze manuali e artigianali, nonché delle espressioni creative; sostegno alla cittadinanza attiva; azioni di sistema dirette al rafforzamento dei servizi e delle reti (costruzione di rapporti formalizzati con altri soggetti sociali del territorio funzionali alla realizzazione delle attività).
- Lo sviluppo di modalità innovative di contatto e presa in carico, sia in ottica di prevenzione che di inclusione sociale e lavorativa dei soggetti in grave marginalità, mediante interventi sinergici che agiscano sulle competenze e sui servizi di accoglienza e cura. All’interno di programmi di rigenerazione urbana sono stati, ad esempio, promossi modelli innovativi sociali e abitativi (housing-first, co-housing sociale, gruppi appartamento, borgo assistito) che offrono: servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito; servizi di supporto all’accesso ai servizi al lavoro; servizi di sostegno a percorsi di qualificazione.
- La promozione di modelli d’intervento innovativi di contrasto al disagio abitativo. Si tratta di progetti che combinano in un policy mix modelli di recupero e di gestione del patrimonio immobiliare residenziale pubblico, per garantire adeguata offerta abitativa a famiglie in condizioni di disagio economico a basso reddito, e la sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi che propongono al contempo servizi di promozione e accompagnamento all’abitare assistito di risposta alle esigenze aggregative socio-educative, ricreative e culturali degli abitanti l’aggregato edilizio.
- L’implementazione di azioni innovative di welfare territoriale dirette a stimolare processi collaborativi sui territori, agendo sulla domanda di innovazione e promuovendo una migliore governance locale.
Le misure sono state, in particolare, rivolte a incoraggiare: l’attivazione di modelli innovativi di servizi collaborativi rivolti a cittadini con fragilità sociale; servizi di assistenza leggera di prossimità e di accompagnamento verso l’autonomia; servizi di orientamento e benessere per le persone con fragilità sociale attraverso l’uso delle tecnologie; servizi di welfare innovativi anche rivolti al recupero e alla rigenerazione di spazi fisici.
Liguria - Maggiordomo di quartiere: sperimentazione di un servizio innovativo di welfare territoriale
L’obiettivo dell'Avviso è finanziare percorsi che favoriscano e rafforzino l'occupabilità di soggetti in temporanea difficoltà economica, tramite strumenti di work experience/tirocini.
L’iniziativa è finalizzata all’erogazione del servizio di “Maggiordomo di quartiere” e mira a fornire supporto alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie nell’organizzazione vita-lavoro con l’espletamento di consegne, commissioni, gestione dei familiari fragili a carico, ecc. e conoscerne le necessità quotidiane, attivare collaborazioni strutturate tra i diversi stakeholder del territorio e svolgere attività di supporto quotidiano e di ascolto.
Piemonte - Sperimentazione di azioni innovative di welfare territoriale
Il bando intende stimolare la sperimentazione di innovazioni sociali nella gestione dei servizi territoriali che sappiano dimostrare sostenibilità, integrazione e scalabilità nell'amministrazione ordinaria dei servizi. In particolare le azioni finanziate riguardano: la valorizzazione delle pratiche dell'economia civile, i servizi di welfare innovativi, la sperimentazione di modelli innovativi di servizi collaborativi rivolti a cittadini con fragilità sociale, i servizi di assistenza e accompagnamento verso l’autonomia, i servizi di orientamento e benessere per le persone con fragilità sociale attraverso l’uso di nuove tecnologie, le sperimentazioni di utilizzo di tecnologie funzionali alle emergenze sociali e/o pari opportunità e all'accesso dei servizi.
- La sperimentazione di modelli innovativi di Servizi di cura, quali:
i. Sostegno a forme di erogazione e fruizione flessibile dei servizi per l’infanzia attraverso l’attivazione di micronidi ad accoglienza ridotta, che offrano orari di utilizzo flessibili e differenziati, e di nidi familiari;
ii. Servizi di assistenza domiciliare innovativi, che prevedano l’utilizzo di tecnologie funzionali all’autonomia della persona;
iii. Servizi di assistenza condivisi come “le badanti di condominio”;
iv. Esperienze di mutuo-aiuto e di crowdfunding di lavoro sociale per rendere accessibili ai cittadini più svantaggiati e a rischio di emarginazione quei servizi sanitari, sociali e sociosanitari professionali e a costi sostenibili.
Puglia - Capitale sociale 2.0
L’avviso intende sostenere lo sviluppo di iniziative territoriali di interesse generale finalizzate allo sviluppo di capitale sociale nelle Comunità. Le aree prioritarie di intervento sono: il contrasto delle forme di sfruttamento del lavoro, in particolare in agricoltura, e del fenomeno del caporalato; lo sviluppo della cultura del volontariato, in particolare tra i giovani e all'interno delle imprese; il sostegno all'inclusione sociale, in particolare delle persone con disabilità e non autosufficienti; la prevenzione e il contrasto delle dipendenze; la prevenzione e il contrasto delle forme di violenza, discriminazione e intolleranza; il contrasto a condizioni di fragilità e di svantaggio della persona; lo sviluppo e il rafforzamento della cittadinanza attiva, della legalità e della corresponsabilità, anche attraverso la tutela e la valorizzazione dei beni comuni; il sostegno alle attività di accompagnamento al lavoro di fasce deboli della popolazione; il contrasto alle solitudini involontarie specie nella popolazione anziana attraverso iniziative e percorsi di coinvolgimento partecipato; lo sviluppo di forme di welfare generativo di comunità.
Nello specifico le iniziative da finanziare riguardano: sperimentazione di forme giuridiche (es. coop. di comunità, fondazioni di partecipazione, società cooperative europee) capaci di attivare welfare community e partenariati pubblico privati privato-sociale; rimodulazione del rapporto tra servizi domiciliari e ricoveri di sollievo in strutture residenziali, anche con l’impiego delle nuove tecnologie; esperienze di mutuo-aiuto e di crowdfunding di lavoro sociale per rendere accessibili ai cittadini più svantaggiati e a rischio di emarginazione quei servizi sanitari, sociali e socio-sanitari professionali e a costi sostenibili, e favorire esperienze di contatto con il mondo del lavoro per giovani professionisti inoccupati; animazione di spazi pubblici per i cittadini per favorire la coesione sociale (cd spazi di socialità, orti sociali per la solidarietà tra le generazioni); sviluppo di piattaforme digitali per reti di imprese sociali e per l’accessibilità dei servizi offerti al territorio; partenariati di soggetti costituti da Enti Pubblici e soggetti privati e del privato sociale.
Con riferimento ai modelli innovativi di organizzazione del lavoro a sostegno della conciliazione vita-lavoro (OS iii – Annex D- OP4- PI iii (5)) è stata incentivata l’introduzione di:
- Misure di Welfare aziendale quali esempi virtuosi di welfare di secondo livello generato da soggetti privati. In particolare i PO FSE hanno supportato: nidi aziendali, Piani di Welflex (nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly che combinano una pluralità di strumenti quali banca ore, part time con servizi di conciliazione), flessibilità dell’orario di lavoro, telelavoro, smart working.
Abruzzo - Piani di conciliazione
Il bando finanzia azioni di sistema per il sostegno alla diffusione e alla promozione di sistemi di welfare aziendale e per il supporto allo sviluppo di progetti pilota sul territorio. In particolare, le azioni sono finalizzate all’introduzione di: forme di flessibilità degli orari e dell’organizzazione del lavoro [modalità organizzative di lavoro agile, smart working, e telelavoro; potenziamento dell’adozione di contratti a tempo parziale; altre formule organizzative per la flessibilità (es.: banca delle ore, permessi straordinari, aspettative, flessibilità concordata ecc.); offerte di servizi per la conciliazione quali, ad esempio, attivazione di servizi per l’infanzia, nella forma di nidi aziendali, servizi nursing, baby parking, ludoteche, o in buoni per l’accesso; buoni servizio per attività educative integrative per gli alunni delle scuole primarie; buoni servizio per attività di cura dei disabili e degli anziani non autosufficienti attraverso attività di accompagnamento presso medici o presso altre risorse del territorio (es. Centri riabilitativi), fatta esclusione dei servizi infermieristici e di assistenza sanitaria.
Innovazione sociale a sostegno dell'Inclusione attiva
Nell’ambito delle azioni innovative dirette ad affrontare problemi di carattere sociale, rilanciando al contempo la performance economica, si registra l’utilizzo di Strumenti di Finanza ad impatto sociale, che concorrono all’obiettivo diretto ad incentivare l’inclusione attiva dei gruppi vulnerabili (6) (OS vii Annex D OP 4 - PI xi). Si evidenziano in particolare:
- Strumenti pay by result per il finanziamento di progetti pilota ad impatto sociale ed occupazionale dei gruppi maggiormente svantaggiati. Si segnala in particolare il Fondo Social Impact Investing, laddove FSE e FESR sono stati utilizzati in maniera integrata per sperimentare progetti di innovazione sociale sottoposti a valutazione di impatto nel settore delle politiche sociali, sostenere iniziative per l’inclusione professionale di categorie di soggetti svantaggiati, supportare l’avvio e il rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato (FESR).
Sardegna - Selezione imprese da ammettere al Fondo Social Impact Investing
La principale finalità del Fondo è la promozione di una nuova strategia di politiche attive del lavoro attraverso l’erogazione di strumenti finanziari innovativi volti al re-inserimento lavorativo dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro e che abbiano ricadute di impatto occupazionale e/o ambientale e sociale misurabili. Sono previsti interventi di : integrazione e inclusione di lavoratori espulsi dai comparti produttivi o potenzialmente destinatari a esserlo, da considerarsi quale misura preventiva della povertà; iniziative di politica attiva (formazione, inserimento nel mondo del lavoro, rigenerazione urbana) destinati ai giovani tra i 15 e i 20 anni, che presentino difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro e che siano a rischio di esclusione sociale; percorsi di inclusione attiva di detenuti ed ex detenuti attraverso attività di orientamento, formazione, riqualificazione e accompagnamento delle famiglie.
L’utilizzo del FESR è finalizzato al supporto allo start-up di imprese a carattere sociale.
- Partenariati pubblico-privato-privato sociale per iniziative di pubblica utilità: si tratta di progetti che prevedono l’inserimento di soggetti svantaggiati per svolgere per conto del soggetto pubblico proponente lavori di pubblica utilità.
Toscana - Cofinanziamento di opere e servizi di pubblica utilità
L’avviso finanzia interventi di interesse generale rivolti alla collettività, destinati a migliorare i servizi resi ai cittadini ed il funzionamento della pubblica amministrazione. I progetti riguardano i seguenti ambiti di intervento: il recupero del patrimonio ambientale, la tutela degli assetti idrogeologici, la bonifica delle aree industriali dismesse; la rivalutazione del patrimonio pubblico urbano, extraurbano e rurale; la valorizzazione dei beni culturali e artistici anche mediante l'attività di salvaguardia, promozione, allestimento e custodia di mostre relative a prodotti del territorio; il riordino o recupero e la valorizzazione di beni archivistici, librari e artistici di interesse storico e culturale; lo svolgimento di attività ausiliarie di tipo sociale a carattere temporaneo.
Puglia - Cantieri innovativi di antimafia sociale
L’avviso diretto ad enti e organizzazioni del privato sociale, associati in ATS (Associazione Temporanea di Scopo) con Enti Pubblici destinatari di beni confiscati alle mafie, si propone di promuovere la realizzazione e la diffusione di iniziative di sensibilizzazione e di educazione di antimafia sociale, quali leve di attivazione della cittadinanza attiva per azioni di rigenerazione sociale e urbana.
La principale sfida culturale ed educativa è rappresentata dall’investimento in capitale sociale; accanto all’impegno delle Istituzioni, si favorisce la mobilitazione dell’intera comunità che agisce attraverso le varie realtà associative per sperimentare prassi operative e metodologiche innovative, capaci di stanare situazioni e contesti di marginalità, per riportandoli al centro.
In particolare il FSE è destinato al sostegno di interventi che favoriscono l’educazione alla cittadinanza attiva e rafforzamento dell’antimafia sociale, la conoscenza dei territori/tessuti/contesti urbani e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale e l’utilizzo di nuovi media e modalità innovative di comunicazione.
Innovazione sociale per l'economia sociale e la responsabilità sociale d'impresa
Nell’ambito delle iniziative dirette a promuovere l’economia sociale e la responsabilità sociale d’impresa (OS i Annex D OP 4 -PI xi, PI i) (7), al fine di creare un ambiente lavorativo più favorevole all’inclusione dei soggetti con fragilità socio-economiche, sono stati finanziati:
- Modelli organizzativi, all’interno di imprese for profit, improntati alla responsabilità sociale d’impresa laddove l'elemento unificante è il saper coniugare obiettivi di sostenibilità economica con la produzione di un impatto sociale. L’azione regionale si è estrinsecata nel sostegno a: iniziative seminariali; formazione, assistenza/consulenza per la sperimentazione di modelli di business innovativi e per l’accompagnamento alla definizione societaria dell’impresa in società benefit; interventi di ricerca-azione sui temi dell’innovazione sociale finalizzati alla capitalizzazione di best practices, da trasferire e sperimentare sul territorio, di percorsi di creazione del lavoro da realizzarsi nell’ambito di modelli innovativi ad impatto sociale, di economia collaborativa e circolare; sostegno della fase di pre e post - start-up di nuove imprese sociali.
Veneto - Avviso Responsabilmente
Il Bando ha come obiettivo principale la diffusione dei principi della RSI quale leva competitiva per le imprese, per vincere le sfide della globalizzazione dei mercati e della competizione. Nello specifico sono finanziate azioni formative tese a favorire l’adozione, da parte delle imprese venete, di modelli rispondenti ai criteri della Responsabilità Sociale d’Impresa nonché di approcci di “external engagement” e innovazione sociale.
Il sostegno riguarda: l’introduzione di nuovi strumenti di governance e modelli incrementali per integrare la RSI nella strategia aziendale; l’implementazione di politiche e pratiche sostenibili relative ai rapporti con clienti e fornitori; lo sviluppo di azioni rivolte alla tutela ambientale e adozione di tecniche che garantiscano la razionalizzazione delle risorse; la creazione di una rete che contribuisca a promuovere lo sviluppo del capitale sociale.
- Reti per rafforzare l’economia sociale e solidale, con particolare riferimento all’agricoltura sociale, quale possibile risposta per promuovere l’inclusione sociale dei gruppi vulnerabili.
Lazio - Reti per lo sviluppo dell’Agricoltura sociale per l’inserimento socio-lavorativo di soggetti in condizioni di svantaggio
Nel settore dell’agricoltura sociale sono stati sperimentati interventi integrati per la realizzazione di Reti per lo sviluppo dell’agricoltura sociale per l’inserimento socio – lavorativo di soggetti in condizioni di svantaggio. Il bando punta a superare la logica del mero assistenzialismo, coniuga pertanto l’utilizzo delle risorse agricole e il processo produttivo multifunzionale con lo svolgimento di attività sociali al fine di generare benefici inclusivi, sostenere percorsi terapeutici, riabilitativi e di cura che favoriscano la coesione sociale e riducano il rischio di marginalizzazione.
Sono a tal fine finanziate le seguenti attività: presa in carico e orientamento, progettazione personalizzata e individualizzata dei percorsi, attività formative (percorsi formativi progettati in relazione al Repertorio delle qualifiche), percorsi di inclusione socio-lavorativa da realizzarsi presso i soggetti della Rete attivi nel campo dell’Agricoltura sociale, attività di informazione e disseminazione dei risultati (seminari, workshop, focus group).
Le iniziative sopra delineate si pongono ad integrazione e completamento di quelle programmate nell’ambito della Misura 6 “Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese” - Sottomisura 6.4 “Sostegno a investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole” del PSR.
- Operazioni di supporto all’avvio e al rafforzamento di attività imprenditoriali sociali
Umbria - Innovazione sociale FSE-FESR
Il bando mira a promuovere un’economia sociale più competitiva mediante progetti e interventi di welfare territoriale e il supporto all’avvio e al rafforzamento di attività imprenditoriali sociali. Nello specifico le risorse del FSE sono destinate al sostegno della sperimentazione di servizi e interventi volti allo sviluppo di un welfare di prossimità in grado di riconnettere le persone con i “luoghi abitati”, attraverso la creazione di nuove comunità, con una logica collaborativa e partecipativa, che rafforzino il rapporto di fiducia tra le reti territoriali, i cittadini e le istituzioni. Il FESR finanzia azioni di incubazione e start up di imprese sociali in grado di sviluppare servizi non prodotti dal mercato profit quali, ad esempio: servizi collaborativi rivolti a persone con fragilità sociale; servizi di assistenza leggera e di prossimità e di accompagnamento verso l’autonomia e il lavoro; servizi di orientamento e benessere per le persone fragili; servizi di recupero e rigenerazione urbana. Il concorso del fondo di sviluppo regionale è altresì destinato all’acquisto di attrezzature per il patrimonio immobiliare esistente e ad attività di recupero e rigenerazione di spazi fisici esistenti.
Più concretamente le azioni innovative che si intendono supportate riguardano: servizi di welfare innovativi rivolti al recupero e alla rigenerazione di spazi fisici; sperimentazione di modelli innovativi di servizi collaborativi rivolti a cittadini con fragilità sociale; servizi di assistenza leggera di prossimità e di accompagnamento verso l’autonomia e il lavoro; servizi di orientamento e benessere per persone con fragilità sociale; sperimentazione di utilizzo di tecnologie funzionali alle emergenze sociali o all’accesso ai servizi; valorizzazione delle pratiche di economia civile; sostegno all’avvio e al rafforzamento di attività imprenditoriale sociali che sviluppino beni o servizi pubblici non assicurati dal mondo profit.
- Borse di rientro, volte ad attrarre sul territorio regionale “cervelli” ed eccellenze “di ritorno” per sviluppare progetti di innovazione sociale che possano contribuire alla creazione di nuova occupazione e alla crescita dell’intero sistema socio-economico territoriale.
Innovazione sociale a supporto della creazione di impresa
In ordine al business collegato all’innovazione sociale sono state portate avanti iniziative dirette ad offrire occasioni di "apprendimento in situazione" per favorire l’accesso all’occupazione attraverso la promozione del lavoro autonomo (OS i – Annex D OP4- PI i) (8):
- Finanziamento di progetti innovativi a vocazione imprenditoriale e ad alto potenziale di sviluppo locale;
- Erogazione di servizi di accompagnamento e rafforzamento delle competenze a supporto della progettazione, della realizzazione e del follow-up dei medesimi progetti per la creazione di impresa;
- Creazione di spazi collaborativi di lavoro (coworking), dove realizzare una community di lavoratrici e lavoratori, che consenta la condivisione delle competenze e delle risorse per lo sviluppo di forme di autoimpiego e autoimprenditorialità in ambiti strategici per lo sviluppo territoriale;
- Realizzazione di centri di aggregazione sociale all’interno dei quali trovare opportunità per ricercare lavoro e per promuovere impresa;
Campania - Benessere Giovani
L’avviso mira a sensibilizzare ed accompagnare i giovani alla cultura d’impresa e all'acquisizione di competenze, a favorire la loro crescita personale, la cittadinanza attiva e la conoscenza dei territori e a dare spazio alle loro propensioni artistiche e creative ed è rivolto a sostenere i partenariati tra soggetti pubblici, associazioni giovanili, altri soggetti senza scopo di lucro e imprese per lo svolgimento di laboratori per i giovani attraverso l’utilizzo di spazi pubblici multifunzionali.
Sono finanziati in particolare: laboratori polivalenti locali dedicati all’aggregazione giovanile e all’inclusione attiva nella società e nel mercato del lavoro in cui sono realizzate attività artistiche, scientifiche, culturali, sociali, formative; percorsi di sostegno alla creazione d'impresa e al lavoro autonomo; stage (anche transnazionali) e percorsi di alternanza scuola-lavoro.
I giovani in uscita dai percorsi potranno accedere al Fondo Microcredito per intraprendere un’attività imprenditoriale coerente con quanto sperimentato e acquisito.
- Azioni di supporto all’avvio, al consolidamento e allo “scale-up” delle imprese innovative.
Emilia-Romagna - Operazioni a supporto dei processi di crescita e consolidamento delle start up innovative
L'invito intende accompagnare le start up innovative del territorio regionale al fine di sostenerne l’avvio e/o il consolidamento e/o la fase di “scale-up” attraverso interventi formativi finalizzati al rafforzamento delle competenze gestionali e manageriali, al presidio dei processi di commercializzazione, marketing e internazionalizzazione delle imprese
Nello specifico saranno finanziati progetti riconducibili a: percorsi di formazione continua per l’acquisizione delle competenze negli ambiti gestionale e manageriale, commercializzazione, marketing e internazionalizzazione; azioni formative non corsuali volte ad accompagnare le realtà imprenditoriali, singolarmente o in modo congiunto, al trasferimento delle competenze acquisite in comportamenti e modalità organizzative e gestionali nelle organizzazioni di lavoro.
Innovazione sociale a supporto dei sistemi di istruzione e formazione
Per quanto concerne le politiche per la modernizzazione dei sistemi di Istruzione e Formazione, anche per renderli più rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro (OS iv – Annex D PI) (9), sono stati attivati interventi innovativi volti a:
- Supportare la didattica digitale, mediante l’erogazione di appositi moduli formativi attraverso piattaforme di editoria e didattica digitale, tablet e impianti Wi-Fi, per rendere più attrattivi i percorsi di apprendimento e contrastare la dispersione scolastica;
- Realizzare “scuole di comunità” incentrate su uno schema educativo innovativo di presa in carico e accompagnamento che prevede un coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che (a vario titolo) si occupano dei ragazzi, a partire dalle famiglie.
Campania - Avviso scuole di comunità
Al fine di diffondere la cultura della legalità e contrastare la dispersione scolastica, l’avviso finanzia la realizzazione di interventi tesi a potenziare l’apprendimento sociale e culturale di giovani, in particolare di quelli appartenenti a nuclei familiari in condizione di svantaggio. Si intende, infatti, favorire la sperimentazione di un modello integrato di presa in carico e di accompagnamento educativo, coinvolgendo, altresì, l’insieme di soggetti che, a vario titolo, si occupano dei ragazzi, a partire dalle famiglie, con l’attribuzione di una premialità alle proposte progettuali che coinvolgano almeno un Istituto scolastico ubicato nelle aree di grave esclusione sociale e culturale.
Più nel dettaglio gli interventi attivabili riguardano: servizi sociali innovativi di sostegno a nuclei familiari multiproblematici e/o a persone particolarmente svantaggiate o oggetto di discriminazione (adozione sociale, tutoraggio, mediazione familiare e culturale, “centri territoriali per la famiglia”, prevenzione dell’abuso e del maltrattamento intra-familiare, e della violenza); progetti di diffusione e scambio di best practices relativi ai servizi per la famiglia ispirati anche al modello della sussidiarietà circolare; realizzazione di iniziative tese a potenziare l'apprendimento sociale e culturale di giovani, in particolare di quelli appartenenti a nuclei familiari in condizione di svantaggio.
Per anticipare il cambiamento e le nuove competenze richieste dal mercato del lavoro (OS vi Annex D OP 4 PI ix) (10), sono stati poi supportati interventi che concorrono anche all’obiettivo politico di realizzare un’Europa più verde, attraverso l’adattamento delle competenze e la creazione di nuova occupazione in settori collegati all’ambiente, al clima, all’energia e alla bioeconomia:
- Percorsi di formazione professionale in settori emergenti quali la Green, la Blue e la White Economy, l’ITC, finalizzati ad aumentare il numero di soggetti specializzati con profili adeguati in tali ambiti nonché a sviluppare nuove modalità produttive rispettose dell'ambiente e della salute di persone e territori.
Sardegna - Attività integrate per empowerment, la formazione professionale, la certificazione delle competenze, l’accompagnamento al lavoro, la promozione di nuova imprenditorialità, la mobilità transnazionale negli ambiti della green & blue economy
L’iniziativa intende promuovere attività integrate funzionali alla creazione di posti di lavoro in comparti ad alto potenziale di crescita e sviluppo, attraverso l’attivazione di sinergie tra politiche di sviluppo locale e politiche per la formazione e l’occupazione e con il coinvolgimento diretto delle realtà economiche e sociali del territorio (GAL, GAC, rappresentanze di Ambiti territoriali). Più nel dettaglio attraverso un sistema di azioni complementari e sinergiche, che prevedevano il cofinanziamento sia del FSE che del FESR, sono finanziate azioni formative dirette a rafforzare le competenze professionali dei destinatari e a favorirne l’inserimento lavorativo, percorsi di formazione e accompagnamento alla creazione d’impresa e al lavoro autonomo, iniziative di sviluppo locale finalizzate alla creazione di impresa e al consolidamento di quelle esistenti, grazie alle innovazioni di processo e di prodotto, nei settori emergenti della “Green&BlueEconomy".
Alla stessa stregua al fine di promuovere un’Europa più intelligente (OS vi Annex D PI ix) sono stati finanziati:
- Progetti a supporto dell’innovazione e della ricerca attraverso l’assegnazione di borse di studio per giovani ricercatori da impegnare in progetti di innovazione e ricerca in corso di realizzazione da parte delle Università;
- Sviluppo di reti partenariali tra imprenditori, mondo accademico e della ricerca per introdurre trasformazioni/innovazioni aziendali.
Campania - Misure di rafforzamento dell'Ecosistema innovativo
Il bando è finalizzato alla valorizzazione del capitale umano impegnato nello sviluppo di startup innovative ad alta intensità conoscitiva nei settori della S3 e in quelli della green economy, dell’energia, dell’ambiente, della cultura e del turismo. In particolare si intende stimolare la capacità del territorio di generare con continuità nuova imprenditorialità innovativa, attraverso la collaborazione virtuosa tra Università, Incubatori d’impresa, centri di ricerca, grandi imprese e altri soggetti del mondo produttivo locale, finalizzata al consolidamento della catena dell’innovazione a cui agganciare lo sviluppo competitivo regionale. Si punta, inoltre, a sostenere con programmi specifici la generazione di idee di impresa (idea generation) e a completare tale percorso con l’assistenza delle idee innovative, fornendo agli aspiranti imprenditori strumenti operativi per sostenersi sul mercato (business validation). Saranno, altresì, avviati specifici percorsi di sperimentazione mirati all'individuazione di nuove figure professionali nell'ambito della green economy.
Innovazione sociale a supporto della modernizzazione della Pubblica Amministrazione
Al fine di migliorare la diffusione dei servizi pubblici digitali (Annex D OP 1 –PI v) (11), si è dato impulso a:
- Iniziative dirette alla modernizzazione dei processi amministrativi, con particolare riferimento alla trasparenza dei dati e all’innovazione digitale. Nello specifico sono stati finanziati: percorsi di qualificazione ed empowerment del sistema degli operatori sulla tematica degli open data, interventi formativi sulla gestione del cambiamento del lavoro nell’economia 4.0.
Veneto - Investire nel cambiamento delle organizzazioni Nuovi servizi per cittadini, lavoratori e imprese
L’avviso finanzia la realizzazione di progetti finalizzati alla modernizzazione dei servizi offerti a cittadini, lavoratori e imprese da parte delle pubbliche amministrazioni attive sul territorio regionale e dei diversi stakeholder che agiscono in sussidiarietà, con particolare attenzione al potenziamento delle conoscenze e competenze degli operatori in merito a come sta cambiando il lavoro nell’economia 4.0.
I progetti forniscono ai destinatari conoscenze utili ad approfondire il fenomeno e sviluppare competenze per riprogettare servizi, anche attraverso un coinvolgimenti attivo del cliente finale, adeguati alle trasformazioni in atto.