Caricamento...
Fondo sociale repubblica italiana Fondo sociale repubblica italiana
Cerca
Quaderni di Tecnostruttura - Quaderno del 30 giugno 2025

Coesione UE, riflessioni sul futuro e pratiche regionali

Torna indietro

Quadro nazionale delle qualificazioni regionali, un ecosistema a supporto delle politiche attive

Il panorama dei repertori delle qualificazioni regionali è un mosaico complesso, caratterizzato da specificità territoriali e fabbisogni di competenze diversi ed eterogenei. In questo contesto il Quadro nazionale delle qualificazioni regionali (QNQR) si inserisce come un vero e proprio meta sistema, capace di allineare le diverse esigenze e offrire una visione coerente e condivisa dello scenario delle qualificazioni regionali sia a livello territoriale, sia nazionale che europeo.

Il QNQR è parte dell’Atlante del lavoro, che consta di più sezioni, alimentate da soggetti diversi. La più copiosa è proprio quella dedicata alla formazione professionale regionale, alla quale afferiscono ventuno repertori regionali. Tale sezione racchiude un vero e proprio patrimonio informativo, costituito da più di cinquemila qualificazioni, le cui competenze sono agganciate ai RA (risultati attesi) e alle attività che definiscono le ADA (Aree di attività) che caratterizzano le sequenze dei processi produttivi dei 24 SEP (Settori economico professionali) in cui è articolata la descrizione del lavoro.

Grazie a un sistema di colori – verde, arancione e rosso- per ciascuna qualificazione è possibile graduare il livello di presidio e di corrispondenza dei contenuti, è possibile capire come e quanto due o più qualificazioni si somiglino. Nel tempo, il colore assegnato può variare se intervengono modifiche sulle competenze o parti di esse, a livello di manutenzione delle qualificazioni del repertorio regionale, sui descrittivi delle ADA, a livello di manutenzione di Atlante.

Infatti, lo strumento del QNQR è fluido, dinamico, in costante aggiornamento. Pertanto, è evidente quanto siano ineludibili l’armonizzazione e l’allineamento dei dati in esso contenuti. In particolare, per quel che riguarda le Regioni, la mancanza di un passo comune in questo senso rischierebbe di generare disomogeneità, di creare ostacoli significativi alla spendibilità delle qualificazioni a livello nazionale, di determinare difficoltà applicative e disparità sui diversi territori nei confronti dei cittadini.

L’interrogazione del Quadro e una restituzione attendibile delle informazioni sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dai provvedimenti normativi, dai piani e dai programmi nazionali in materia di politiche attive del lavoro che sempre più prendono a riferimento il data base e Atlante. La capacità di fornire dati coerenti è cruciale per la progettazione e l’implementazione di interventi mirati.

Il QNQR, nell’ambito dell’Atlante del lavoro, è pietra angolare in un numero crescente di provvedimenti normativi e documenti di indirizzo. Piani o programmi nazionali, direttamente o indirettamente, ne sottolineano il ruolo di infrastruttura informativa fondamentale e imprescindibile.

Il panorama normativo e delle politiche attive del lavoro in cui si inserisce tale strumento è sempre più ampio. Esempi significativi che ne delineano la crescente rilevanza - oltre ai decreti ministeriali, già emanati o in fase di emanazione, che disciplinano i servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze per le qualificazioni di rispettiva titolarità che, in quanto tasselli del Sistema nazionale di certificazione delle competenze, recano riferimenti ai contenuti delle ADA, ai relativi descrittivi e alle varie componenti ad esse riferibili (risultati attesi e schede di caso) - sono i decreti che adottano piani e programmi nazionali.

Il Piano nazionale Nuove competenze (PNC) riconosce all’Atlante nel suo complesso il ruolo di indicatore dei fabbisogni di competenze: innestandosi e cooperando a livello informatico con altri strumenti già in uso, anche a livello regionale, può essere impiegato per contrastare lo skills mismatch. L’analisi dei processi di lavoro e delle competenze tecnico professionali, infatti, fornisce elementi utili a comprendere quali sono le competenze richieste dal mercato del lavoro e quali quelle mancanti, orientando così l’offerta di formazione e l’aggiornamento professionale. Sulla stessa scia, anche il Piano che aggiorna e integra il PNC, ovvero il PNC-Transizioni (1) che punta a sviluppare e a valorizzare le competenze green, anche promuovendo, sulla base dei descrittivi di Atlante e delle qualificazioni regionali ad essi agganciate, la progettazione di percorsi formativi per il riconoscimento di micro-qualificazioni.

Non solo, l’Atlante e il QNQR si configurano come riferimento chiave nell’ambito del Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori, il cd. Programma GOL: attraverso linguaggi e dimensioni comuni e condivise, rendono comparabili le richieste del mercato del lavoro con le situazioni specifiche del singolo utente. Non solo, consentono di mettere in evidenza eventuali skill gap, graduando i profili di occupabilità dei beneficiari e, lì dove necessario sulla base dei diversi target, parametrare i percorsi di upskilling e reskilling. Inoltre, sono la base dati fondamentale a supporto del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) (2). Forniscono, infatti, la tassonomia per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, la profilazione dei beneficiari e l’indirizzo verso percorsi formativi coerenti, che permettono di gestire le misure di inclusione sociale e lavorativa.

Considerate le opportunità offerte dall’impiego del QNQR e di Atlante, in definitiva, non si può prescindere dalla necessità che i diversi soggetti coinvolti nella gestione e nell’alimentazione del database collaborino in modo sempre più sinergico per tenere aggiornati e allineati i contenuti e per favorire lo sviluppo evolutivo delle funzionalità dei due strumenti che, negli anni, si sono progressivamente ampliate e consolidate. L’impegno a garantire una sinergia costante, rende possibile accedere a informazioni omogenee e affidabili e di valorizzare un patrimonio informativo inestimabile, rendendo spendibili le qualificazioni a livello nazionale ed europeo.

(1): Decreto Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 31 marzo 2024.

 

(2): Decreto-legge del 4 maggio 2023, n. 48, convertito con Legge del 3 luglio 2023, n. 85 (c.d. "Decreto Lavoro").