Tra le innovazioni introdotte dalla Commissione europea, presieduta da Jean Claude Junker, risultano rilevanti novità anche nel processo di composizione delle Raccomandazioni specifiche per Paese (CSR); queste, pur non essendo vincolanti, rappresentano indicazioni cui gli Stati membri devono attenersi nell’attuazione delle proprie politiche economiche e sociali. In questo numero presentiamo i contenuti e le caratteristiche delle CSR attuali per l’Italia - approvate dal Consiglio Ue lo scorso 24 luglio - e un raffronto con quelle emanate negli anni precedenti.
Prendiamo poi in esame l’accordo, sottoscritto lo scorso 24 settembre in Conferenza Stato – Regioni, per un progetto sperimentale che pone le basi per l’avvio di un sistema duale che tende a realizzare una fattiva integrazione tra il settore istruzione/formazione e mondo del lavoro. La sperimentazione, che sarà operativa durante l’anno formativo 2015/2016, rappresenta un primo test delle riforme varate del Jobs act e la Buona scuola. Tra i principali obiettivi che si prefigge ci sono il contrasto alla dispersione scolastica e la riduzione dei NEET.
La Rappresentanza in Italia della Commissione europea ci illustra l’iter di approvazione e le peculiarità del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e ne dettaglia alcuni esempi applicati nel campo dell’energia. Il Fondo, operativo dallo scorso 24 giugno, è stato istituito nell'ambito della Banca europea per gli investimenti e ha lo scopo di mobilitare investimenti aggiuntivi verso l'economia reale in settori come le infrastrutture, l'istruzione, la ricerca, l'innovazione, le energie rinnovabili e l'efficienza energetica. Le piccole e medie imprese e le imprese a media capitalizzazione sono destinatari privilegiati del fondo, che sosterrà i progetti capaci di creare occupazione, crescita e competitività.
Prosegue, inoltre, il nostro aggiornamento sul lavoro che si sta conducendo sul tema della certificazione delle competenze sia a livello nazionale sia a livello territoriale, in attuazione del decreto legislativo 13/2013. Oltre a una descrizione testuale dell’iter e dei soggetti coinvolti nel processo, illustriamo con delle slide le tappe condotte dal Gruppo tecnico fino alla stesura dell’ultimo documento metodologico del 24 settembre scorso.
Infine pubblichiamo i contributi dei relatori che hanno partecipato al seminario, organizzato dalla Regione Toscana, "La semplificazione dei costi nella rendicontazione del Fondo sociale europeo. Un'opportunità per la buona spesa e l'affermazione della cultura del risultato". L’incontro, che si è tenuto nel novembre 2014, è servito a fare il punto sull'utilizzo delle opzioni di semplificazione previste dal regolamento FSE per il riconoscimento dei costi, favorendo lo scambio di buone pratiche e di esperienze tra le Autorità di gestione dei POR FSE 2007-2013.