Introduzione
di Mariella Bucciarelli
Tecnostruttura - Settore Sviluppo Sostenibile E Semestre Europeo
L’Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025 (ex Contributo delle Regioni e Province autonome al PNR) è stata approvata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 30 luglio 2025. Il documento si colloca come contributo annuale nell’ambito del ciclo di coordinamento delle politiche economiche, di bilancio, occupazionali e sociali che pertengono al Semestre europeo. La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, a partire dal 2012, compone annualmente il documento, realizzato con l’apporto delle Regioni e Province autonome, ad opera della sinergia tra Cinsedo e Tecnostruttura delle Regioni per il FSE, fornendo un’analisi e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento adottati dalle amministrazioni regionali.
Come già riportato nel QT del 30 giugno 2025 - Nuova governance UE, come cambia il Contributo regionale, le novità del Semestre europeo e la riforma della governance economica europea, intervenute nel corso 2004, hanno introdotto importanti novità procedurali e strategiche, stabilite dalla Commissione europea, nonché i nuovi strumenti tecnici e documentali adottati per tutti gli Stati membri. Con il nuovo scenario che si è delineato, a partire da quest’anno, al posto del tradizionale “Contributo delle Regioni e Province autonome al PNR” prende avvio l’Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025; tale documento è stato aggiornato non tanto nella funzione di raccolta degli interventi regionali, quanto nella struttura generale, in modo da riflettere le trasformazioni europee, aggiornando gli strumenti di rilevazione alla luce della nuova governance europea.
Metodologia di lavoro
L’attività di rilevazione ha preso avvio nel marzo 2025 con l’invio, da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, agli uffici di Presidenza regionali del pacchetto contenente tutti i documenti necessari per svolgere l’attività di monitoraggio degli interventi di riforma normativi, regolativi ed attuativi e degli investimenti realizzati dalle Regioni nel periodo compreso tra gennaio 2024 e febbraio 2025; nello specifico sono stati trasmessi i due strumenti di raccolta delle informazioni – la Scheda di rilevazione degli interventi e le Matrici consuntive, insieme ai documenti europei utili e necessari per avere i riferimenti normativi e strategici (Raccomandazioni del 2019, 2020, 2022, 2023, 2024, Analisi dei documenti contenuti pacchetti di Primavera e Autunno 2024).
L’Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025, come di consueto, offre un quadro integrato di programmazione, collegando gli interventi regionali con le Missioni, componenti e riforme del PNRR italiano, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 ONU, la programmazione europea 2021–2027, i 12 Domini del Benessere equo e sostenibile (BES – ISTAT), i principi del Pilastro europeo dei diritti sociali e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
A ciascuna Regione e Provincia autonoma è stato richiesto di riportare, in apposite Matrici di rilevazione degli interventi, tutti i riferimenti normativi degli interventi regionali realizzati nel periodo di riferimento, distinguendo tra due tipologie di provvedimenti Investimenti e Riforme. Le Matrici di rilevazione sono state elaborate in base alle quattro Raccomandazioni specifiche per paese (CSR) sulle politiche economiche, sociali, occupazionali, strutturali e di bilancio rivolte all’Italia per il 2025, pur mantenendo sullo sfondo anche le Raccomandazioni a partire dal 2019. Le Misure e sotto-misure contenute nelle matrici sono state riviste rispetto agli anni precedenti per riflettere al meglio gli impegni assunti dalle Regioni e il loro impatto a livello territoriale, dando priorità agli aspetti regionali rispetto a quelli di carattere più generale o nazionale.
È stata richiesta, inoltre, nell’apposita Scheda di rilevazione degli interventi, una descrizione sintetica degli interventi legislativi, regolativi, attuativi regionali di riforma e innovativi, contenuti nelle Matrici, per rispondere alle CSR. Altresì sono state rilevate: l’attività di coordinamento svolta all’interno di ciascuna Regione e Provincia autonoma per la predisposizione del documento regionale; le modalità di definizione del Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) indicando se e come sia stato operato il raccordo tra i diversi strumenti di programmazione e attuazione regionale, tenendo conto, tra le altre cose, degli indicatori BES e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs); le azioni e modalità di definizione della Strategia regionale di Sviluppo Sostenibile (SRSvS), quale esempio di programmazione integrata regionale, indicando il contributo alla realizzazione degli obiettivi della Strategia nazionale, l’unitarietà nell'attività di pianificazione, il coinvolgimento della società civile, la coerenza delle politiche, il raccordo con la programmazione unitaria e le politiche di coesione.
L’Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025 è stata strutturata in cinque capitoli: un’Introduzione contenete l’analisi del contesto di riferimento e la metodologia di lavoro; la Sintesi delle principali azioni regionali emerse dall’analisi dei provvedimenti regionali, sottoposta al vaglio della Commissione Affari europei del 9 luglio scorso; l’Analisi dettagliata delle riforme e investimenti regionali per ciascuna delle quattro Raccomandazioni specifiche per paese, corredata con infografiche e tabelle che evidenziano la distribuzione dei provvedimenti regionali per ciascuna CSR, catalogati in misure e sottomisure attinenti principalmente ai temi delle CSR, nonché agli SDGs e agli obiettivi della politica di coesione 2021-2027; è stato inserito, inoltre, un capitolo di approfondimento sulle modalità di Coordinamento interno alle Regioni e alle Province autonome, e uno sul progredire delle Strategie regionali di Sviluppo Sostenibile (SRSvS), quale esempio di programmazione integrata regionale; infine, chiude il documento l’allegato contenente le Matrici di rilevazione e dettaglio degli interventi di riforma e investimento regionali, nel quale sono riportati i singoli provvedimenti segnalati dalle Regioni e Province autonome (circa 5.000 i provvedimenti segnalati).
Sintesi delle principali azioni regionali
Seguendo la metodologia di lavoro utilizzata gli anni precedenti, il risultato è frutto del lavoro di analisi dettagliata e ragionata, a livello di sistema delle Regioni, delle azioni emerse dalla lettura dei dati di monitoraggio che ciascuna Regione ha fornito mediante la restituzione degli strumenti di rilevazione (schede di rilevazione e matrici consuntive degli interventi). Dall’analisi dei contributi regionali emergono interventi di riforma e di investimenti incisivi nell’arco di un’annualità e in continuità o in rafforzamento di azioni durature a favore dello sviluppo economico, sociale e occupazionale, in un processo di progresso sostenibile in ciascun territorio regionale.
Di seguito si riportano i temi principali emersi, riconducibili alle quattro Raccomandazioni specifiche per paese (CSR). Per una lettura più dettagliata delle azioni regionali intraprese nel corso del 2024 si rimanda al documento completo Analisi annuale e monitoraggio degli interventi di riforma e investimento delle Regioni e Province autonome 2025.
La Raccomandazione CSR1 per l’Italia mira a garantire sostenibilità economica e promuovere la crescita nel quadro della nuova governance europea. Le Regioni hanno approvato bilanci e rendiconti in linea con gli obiettivi di finanza pubblica, ottenendo saldi positivi e riducendo il debito. Sono stati finanziati sanità, lavoro, innovazione e infrastrutture ottimizzando la spesa. Sul fronte fiscale, sono state introdotte misure di alleggerimento per i redditi medio-bassi, sostituita l’IMU con l’ILIA e semplificati gli adempimenti tributari. È stata potenziata la digitalizzazione dei pagamenti, migliorata la gestione di IRAP e IRPEF e rafforzati gli strumenti anti-evasione. Infine, sono stati sviluppati strumenti di rendicontazione innovativi (Bilancio di genere, Ecobilancio, Strategie di sviluppo sostenibile).
La lettura della Raccomandazione CSR2 porta a distinguere tra più piani di analisi in corrispondenza ai temi chiave indicati dal Country Report 2025 e in risposta ai Consideranda delle Raccomandazioni del Consiglio nella prospettiva di rafforzare la capacità amministrativa di gestire i fondi dell’Unione, di accompagnare i processi in atto a livello nazionale; in particolare le Regioni hanno segnalato provvedimenti in termini di riforme e investimenti riguardanti l’efficienza della pubblica amministrazione e della giustizia, il potenziamento del sistema sanitario, la governance del mercato del lavoro e dei servizi per il lavoro (potenziamento dei CPI e dell’attuazione del Programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori - GOL), il rafforzamento dei meccanismi di protezione sociale, il miglioramento dei risultati scolastici e delle competenze (misure afferenti al diritto allo studio e a giovani non occupati né inseriti in un percorso di istruzione o formazione – NEET), l’istruzione terziaria e l’istruzione terziaria professionalizzante (ITS Academy, i Poli tecnico professionali, i Percorsi annuali IFTS, diritto allo studio universitario o terziario equivalente), i temi della sostenibilità e transizione green (transizione energetica, i cambiamenti climatici, protezione dell'ambiente, tutela della biodiversità, decarbonizzazione, mobilità sostenibile, economia circolare).
Rispetto alla CSR 3, considerate le debolezze evidenziate dalla Commissione europea nelle Raccomandazioni specifiche per l’Italia 2025, riguardanti la qualità del lavoro e la segmentazione del mercato del lavoro, in risposta al Consideranda 25, è stata confermata nel 2024 la centralità delle azioni poste in essere dalle Regioni grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della programmazione FSE Plus per migliorare le competenze della forza lavoro in risposta ai bisogni in evoluzione delle imprese, anche in termini di maggiore partecipazione all'apprendimento degli adulti e promozione dell'inclusione nel mercato del lavoro di donne, giovani e soggetti svantaggiati (politiche attive per il lavoro e della formazione professionale e partecipazione delle donne al mercato del lavoro e le pari opportunità).
Con riferimento alla CSR 4, come evidenziato nelle Raccomandazioni, anche nel 2025 l'Italia deve fare fronte a varie altre sfide in tema di competitività ricerca e innovazione delle imprese, politica industriale e concorrenza. L’insieme degli interventi regionali in questo campo si è rivolto principalmente a centrare gli obiettivi della twin transition (green and digital), accompagnando il tessuto produttivo verso il consolidamento, la modernizzazione e la diversificazione dei processi (Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) 2021-2027, riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, innovazione, collaborazioni pubblico-privato e della cooperazione tra le imprese e il mondo accademico.