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Quaderni di Tecnostruttura - Quaderno del 31 marzo 2023

Le nuove vie dell'educazione. Le Regioni a Didacta 2023

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#Possibile: il progetto

di Nadia Cordero

Dirigente Settore Standard formativi e Orientamento permanente - Regione Piemonte

di Raffaella Nervi

Referente Sistema regionale di Orientamento - Regione Piemonte

L’intervento proposto all’interno della Fiera Didacta 2023 ha presentato l’azione di sistema #Possibile, nei principi e nelle modalità operative. Ma è stato anche una valida occasione di confronto con operatori dell’orientamento e del mondo della scuola di tutta Italia, per condividere iniziative e prassi che all’interno del sistema scolastico sono finalizzate a facilitare l’inserimento lavorativo post-istruzione, integrando e mirando le attività di orientamento e favorendo l’opportunità di svolgere percorsi esperienziali di conoscenza diretta del mondo del lavoro e di esplorazione e maturazione delle competenze richieste.


Cos’è #Possibile
È un’azione di sistema promossa dalla Regione Piemonte, attuata dalle 31 équipe territoriali che lavorano all’attivazione di percorsi di orientamento e al supporto delle prime fasi di scelta e transizione (11-22 anni).

Destinatari delle azioni sono tutti i giovani che si apprestano a terminare il percorso scolastico o a compiere i 18 anni; perciò solitamente si suggerisce alle scuole di coinvolgere gli studenti che frequentano le classi quarta e quinta.

La mission è rafforzare e promuovere i processi d’inclusione sociale e lavorativa degli studenti con disabilità, supportandoli nel processo di transizione scuola-lavoro.
L’azione prevede incontri di tipo informativo che rappresentano un’opportunità per entrare in contatto con i servizi del territorio, per consolidare la rete esistente e dare voce alle esigenze delle scuole, creando sinergie utili all’inclusione nel mondo adulto, cominciando già durante il periodo di permanenza a scuola.

Le azioni sul territorio prendono avvio con due tipologie di incontri: il primo destinato a docenti di sostegno, referenti orientamento, referenti PCTO e a tutte le figure che all’interno degli istituti d’istruzione superiore si occupano di disabilità; il secondo destinato agli studenti con disabilità e alle loro famiglie, affiancati dai docenti di riferimento.

Lo scopo è di acquisire ulteriori elementi a supporto degli studenti in transizione (ad esempio facendo chiarezza in merito agli accertamenti utili da effettuare nel momento in cui il giovane con disabilità arriva alla maggiore età), nonché di presentare i servizi del territorio, come il collocamento mirato, i servizi di orientamento specifico per i giovani con disabilità, l’offerta formativa post diploma e i percorsi formativi per il rafforzamento delle competenze (es. corsi prelavorativi, corsi di formazione al lavoro – FAL) e creare precisi riferimenti per successivi contatti e attività (colloqui individuali di approfondimento, progettazioni integrate, ...).

#Possibile può essere considerata un’esperienza di integrazione territoriale dei diversi attori che, in ambito scolastico, svolgono un loro ruolo riferito all’utenza degli studenti con disabilità e funge di fatto da traino per la specificazione di politiche e interventi anche più strutturati e articolati di prossima attivazione a valere sul Fondo regionale disabili (supporto e sostegno all’attivazione di percorsi PCTO per ragazzi con disabilità).

Le à©quipe e gli altri attori

Ogni équipe, già attiva e presente presso le scuole del territorio regionale per accompagnare interventi di orientamento finalizzati allo sviluppo di competenze orientative, al supporto nelle fasi di scelta, al contrasto della dispersione scolastica, è composta dagli orientatori del Sistema regionale di orientamento, da operatori dell’Agenzia Piemonte Lavoro, attraverso i Centri per l’impiego, e dagli operatori di ANPAL Servizi.

Ciascun gruppo di lavoro rappresentato dall’équipe è fortemente permeato dal territorio, dalle sue peculiarità e, per le specifiche attività relative a #Possibile, prevede il ricorso dei servizi di collocamento mirato presenti nei CPI ed accoglie al suo interno gli enti gestori dei Servizi socio-assistenziali del territorio.

Negli incontri vengono coinvolti anche i servizi socio-assistenziali perché possano fornire il loro contributo illustrando il loro ruolo sul territorio in merito alla disabilità e le possibili azioni a supporto dei giovani con disabilità in uscita dal percorso scolastico.

In alcuni casi gli incontri sono stati arricchiti dal confronto con imprese del territorio che hanno presentato delle esperienze reali di inserimento di giovani disabili nel mondo del lavoro o progetti specifici di integrazione (PCTO, tirocini, scambi, visite aziendali, ecc.).

L’obiettivo a lungo termine è quello di coinvolgere tutti gli attori (ASL, Imprese, Associazioni di categoria, Agenzie formative, Agenzie per il lavoro, Terzo settore, ecc.) che possono contribuire a creare una rete che faciliti l’orientamento e la transizione nel territorio di riferimento, al fine di co-progettare percorsi personalizzati per gli studenti.

Il contesto

Il processo di transizione scuola lavoro non è mai automatico e in situazioni di svantaggio possono verificarsi ulteriori difficoltà. Operando all’interno della scuola e interfacciandosi con gli studenti e gli insegnanti, emerge prepotentemente un’esigenza di supporto orientativo specifica per i giovani in transizione dal mondo dell’istruzione/formazione al mondo adulto, rappresentato anche dall’ingresso, immediato o preceduto da ulteriori esperienze formative, nel circuito del mercato del lavoro e dei servizi per l’impiego.

Spesso le famiglie, ma anche gli insegnanti (di sostegno, referenti per l’orientamento o per i PCTO), non dispongono di tutte le informazioni relative a quali possano essere i servizi in grado di accompagnare lo studente con disabilità verso la transizione al mondo del lavoro, alla prosecuzione degli studi o ad altri percorsi adatti alle caratteristiche di funzionamento e alle risorse di ognuno.

In Piemonte tali esigenze e richieste sono state rilevate in misura crescente anche dal Sistema regionale di orientamento, che ha provato a dare una prima risposta praticabile, capillare, integrata, che non si vuole limitare al qui ed ora, ma intende coinvolgere ragazzi, famiglie e insegnanti, attori della rete territoriale in una più ampia logica di orientamento permanente ed accompagnamento in tutte le fasi di scelta, di transizione e di costruzione di un percorso di vita e di lavoro.

La capillarità sempre crescente delle attività di coprogettazione e orientamento ha consentito alle équipe dell’intervento strutturale OOP (Obiettivo Orientamento Piemonte) di avviare iniziative su tutta la Regione Piemonte per consolidare la rete territoriale tra le famiglie, le scuole, le istituzioni e i servizi. Tali iniziative in breve tempo hanno assunto la connotazione di una vera e propria azione di sistema denominata #Possibile, a sottolineare come la transizione di tutti gli studenti non sia irrealizzabile, ma - soprattutto se accompagnata da servizi che supportino tutti i passaggi necessari - possibile.

Le realizzazioni

Dal primo evento, realizzato on line nel dicembre 2020 all’interno della jobfair “Io Lavoro – Digital edition”, che fu un’evoluzione di altre attività informative minori non ancora denominate #Possibile, si sono susseguiti 54 eventi informativi, 23 dei quali rivolti agli insegnanti (docenti di sostegno, referenti per l’inclusione o la disabilità, referenti per l’orientamento o per i PCTO, altri insegnanti comunque interessati), mentre 30 incontri, oltre ai docenti, hanno visto la partecipazione delle famiglie e talvolta anche degli stessi studenti con disabilità.
Un incontro a Biella, all’interno di “Io Lavoro”, è stato dedicato esclusivamente alle imprese del territorio.

Il coinvolgimento di altri soggetti, oltre a quelli “storici” delle équipe OOP e dei consorzi socio-assistenziali, ha avvicinato a #Possibile ASL, imprese come Avio Aero, associazioni imprenditoriali come Confindustria Canavese, agenzie formative, Comuni (anche attraverso i garanti delle persone con disabilità) e un’Unione montana di comuni, enti della cooperazione sociale. Un obiettivo dell’azione è anche quello di allargare la rete di soggetti da coinvolgere nei percorsi di integrazione dei giovani con disabilità.

Massiccio si è rivelato l’interesse delle scuole, che si sono fatte facilmente coinvolgere: oltre 120 gli istituti scolastici piemontesi già raggiunti, un’altra trentina già coinvolti per i prossimi eventi in programma già calendarizzati.

Tutto questo è stato ed è possibile grazie al capillare lavoro svolto sul territorio dalle 31 équipe di OOP, che hanno coinvolto oltre 150 operatori in grado di attivare le scuole e animare il territorio, di veicolare informazioni, di progettare e realizzare percorsi, di erogare servizi, di costruire reti, di spendersi perché l’inclusione, anche lavorativa, dei giovani con disabilità diventi possibile.

 

Le à©quipe e gli altri attori

Ogni équipe, già attiva e presente presso le scuole del territorio regionale per accompagnare interventi di orientamento finalizzati allo sviluppo di competenze orientative, al supporto nelle fasi di scelta, al contrasto della dispersione scolastica, è composta dagli orientatori del Sistema regionale di orientamento, da operatori dell’Agenzia Piemonte Lavoro, attraverso i Centri per l’impiego, e dagli operatori di ANPAL Servizi.

Ciascun gruppo di lavoro rappresentato dall’équipe è fortemente permeato dal territorio, dalle sue peculiarità e, per le specifiche attività relative a #Possibile, prevede il ricorso dei servizi di collocamento mirato presenti nei CPI ed accoglie al suo interno gli enti gestori dei Servizi socio-assistenziali del territorio.

Negli incontri vengono coinvolti anche i servizi socio-assistenziali perché possano fornire il loro contributo illustrando il loro ruolo sul territorio in merito alla disabilità e le possibili azioni a supporto dei giovani con disabilità in uscita dal percorso scolastico.

In alcuni casi gli incontri sono stati arricchiti dal confronto con imprese del territorio che hanno presentato delle esperienze reali di inserimento di giovani disabili nel mondo del lavoro o progetti specifici di integrazione (PCTO, tirocini, scambi, visite aziendali, ecc.).

L’obiettivo a lungo termine è quello di coinvolgere tutti gli attori (ASL, Imprese, Associazioni di categoria, Agenzie formative, Agenzie per il lavoro, Terzo settore, ecc.) che possono contribuire a creare una rete che faciliti l’orientamento e la transizione nel territorio di riferimento, al fine di co-progettare percorsi personalizzati per gli studenti.

Il contesto

Il processo di transizione scuola lavoro non è mai automatico e in situazioni di svantaggio possono verificarsi ulteriori difficoltà. Operando all’interno della scuola e interfacciandosi con gli studenti e gli insegnanti, emerge prepotentemente un’esigenza di supporto orientativo specifica per i giovani in transizione dal mondo dell’istruzione/formazione al mondo adulto, rappresentato anche dall’ingresso, immediato o preceduto da ulteriori esperienze formative, nel circuito del mercato del lavoro e dei servizi per l’impiego.

Spesso le famiglie, ma anche gli insegnanti (di sostegno, referenti per l’orientamento o per i PCTO), non dispongono di tutte le informazioni relative a quali possano essere i servizi in grado di accompagnare lo studente con disabilità verso la transizione al mondo del lavoro, alla prosecuzione degli studi o ad altri percorsi adatti alle caratteristiche di funzionamento e alle risorse di ognuno.

In Piemonte tali esigenze e richieste sono state rilevate in misura crescente anche dal Sistema regionale di orientamento, che ha provato a dare una prima risposta praticabile, capillare, integrata, che non si vuole limitare al qui ed ora, ma intende coinvolgere ragazzi, famiglie e insegnanti, attori della rete territoriale in una più ampia logica di orientamento permanente ed accompagnamento in tutte le fasi di scelta, di transizione e di costruzione di un percorso di vita e di lavoro.

La capillarità sempre crescente delle attività di coprogettazione e orientamento ha consentito alle équipe dell’intervento strutturale OOP (Obiettivo Orientamento Piemonte) di avviare iniziative su tutta la Regione Piemonte per consolidare la rete territoriale tra le famiglie, le scuole, le istituzioni e i servizi. Tali iniziative in breve tempo hanno assunto la connotazione di una vera e propria azione di sistema denominata #Possibile, a sottolineare come la transizione di tutti gli studenti non sia irrealizzabile, ma - soprattutto se accompagnata da servizi che supportino tutti i passaggi necessari - possibile.

Le realizzazioni

Dal primo evento, realizzato on line nel dicembre 2020 all’interno della jobfair “Io Lavoro – Digital edition”, che fu un’evoluzione di altre attività informative minori non ancora denominate #Possibile, si sono susseguiti 54 eventi informativi, 23 dei quali rivolti agli insegnanti (docenti di sostegno, referenti per l’inclusione o la disabilità, referenti per l’orientamento o per i PCTO, altri insegnanti comunque interessati), mentre 30 incontri, oltre ai docenti, hanno visto la partecipazione delle famiglie e talvolta anche degli stessi studenti con disabilità.
Un incontro a Biella, all’interno di “Io Lavoro”, è stato dedicato esclusivamente alle imprese del territorio.

Il coinvolgimento di altri soggetti, oltre a quelli “storici” delle équipe OOP e dei consorzi socio-assistenziali, ha avvicinato a #Possibile ASL, imprese come Avio Aero, associazioni imprenditoriali come Confindustria Canavese, agenzie formative, Comuni (anche attraverso i garanti delle persone con disabilità) e un’Unione montana di comuni, enti della cooperazione sociale. Un obiettivo dell’azione è anche quello di allargare la rete di soggetti da coinvolgere nei percorsi di integrazione dei giovani con disabilità.

Massiccio si è rivelato l’interesse delle scuole, che si sono fatte facilmente coinvolgere: oltre 120 gli istituti scolastici piemontesi già raggiunti, un’altra trentina già coinvolti per i prossimi eventi in programma già calendarizzati.

Tutto questo è stato ed è possibile grazie al capillare lavoro svolto sul territorio dalle 31 équipe di OOP, che hanno coinvolto oltre 150 operatori in grado di attivare le scuole e animare il territorio, di veicolare informazioni, di progettare e realizzare percorsi, di erogare servizi, di costruire reti, di spendersi perché l’inclusione, anche lavorativa, dei giovani con disabilità diventi possibile.