Il contesto
di Simonetta Bruno, Valentina Rinaldin, Chiara Viberti, Serena Donati, Raffaella Nervi (1)
In un contesto educativo e formativo in continua evoluzione, la co-progettazione in materia di orientamento è un elemento chiave per costruire percorsi efficaci e significativi.
L'approccio interdisciplinare di didattica orientativa ed esperienziale è fondamentale per sviluppare negli studenti le competenze orientative per gestire consapevolmente il proprio futuro di vita e di lavoro.
In questo scenario, la Regione Piemonte propone un sistema integrato che vede le imprese del territorio come risorse strategiche per l'orientamento permanente, a partire da un approccio precoce a questi temi.
Il nuovo approccio metodologico
L'approccio risiede nella capacità di costruire un raccordo tra il mondo della scuola e quello del lavoro fin dai primi anni del percorso di istruzione. I contenuti delle singole discipline diventano strumenti concreti di conoscenza del mondo e della realtà. Il concetto di orientamento si estende oltre i tradizionali momenti di transizione e diventa un processo continuo che accompagna gli studenti fin dalla scuola primaria, permettendo loro di sviluppare una visione ampia e articolata del mondo dei mestieri e delle professioni, a partire dal loro territorio.
Il sistema piemontese ha interpretato questa sfida innanzitutto attraverso la creazione di strumenti che trasformano l'orientamento in un'esperienza coinvolgente e formativa. L’intervento strutturale Obiettivo Orientamento Piemonte utilizza un kit didattico fondato su un principio chiave: aiutare i giovani a scoprire sé stessi e il mondo del lavoro attraverso esperienze concrete. Il kit per l’orientamento precoce fornisce agli orientatori e ai docenti strumenti pratici per guidare bambini e ragazzi nel percorso di esplorazione delle professioni. Le attività proposte nelle schede lavorano su cinque dimensioni fondamentali: stimolare la curiosità nei confronti del mondo del lavoro; instillare fiducia nelle proprie capacità; allenare alla presa di decisioni consapevoli; responsabilizzare i ragazzi nelle loro scelte; aiutare a pianificare il proprio futuro con maggiore consapevolezza.
Altro strumento fondamentale introdotto è rappresentato dalle visite in azienda. Queste esperienze non si limitano a una mera dimensione informativa, ma si configurano come momenti di vera e propria formazione orientativa. Grazie alla collaborazione sinergica tra orientatori, docenti e imprenditori, le visite aziendali diventano occasioni per i ragazzi di esplorare contesti lavorativi reali, conoscere professioni e comprendere la complessità organizzativa di un'impresa.
L’impresa non è quindi solo il luogo della produzione e del lavoro, ma può diventare un ambiente educativo capace di offrire agli studenti un quadro realistico delle opportunità professionali e delle competenze agite. L’elemento distintivo è la costruzione di esperienze immersive e interattive, che favoriscono la riflessione sugli interessi personali e sulle scelte future.
La forza di questo modello risiede nella co-progettazione tra orientatori, docenti e imprenditori. Le visite aziendali si inseriscono in un percorso strutturato che prevede momenti di preparazione, accompagnamento e rielaborazione. Questo approccio sistemico consente di sviluppare competenze orientative fondamentali: dalla scoperta di sé all'esplorazione di nuovi orizzonti, dalla costruzione di relazioni alla valorizzazione dei propri punti di forza.
Le visite in impresa
Nell'anno scolastico 2023/2024, il primo di sperimentazione delle visite in impresa accompagnate dalla fase di preparazione e rielaborazione in classe a cura degli orientatori del Sistema Regionale, sono state effettuate 113 visite, che hanno coinvolto più di 2000 ragazzi, più di 30 aziende, 21 Istituti comprensivi (per un totale di 33 plessi) e 2 Istituti di Istruzione Superiore.
Le visite si sono svolte in particolare nelle province di Cuneo (la provincia con più visite e 17 aziende coinvolte), Biella, Vercelli e Torino. A questi dati, nell'anno scolastico in corso, si aggiungono altre 33 visite che sono già state avviate o completate tra novembre 2024 e febbraio 2025 a beneficio di 12 scuole coinvolte e 11 aziende visitate.
Le visite in azienda e le testimonianze di professionisti durante le attività in aula co-progettate con le imprese permettono di superare la semplice trasmissione di informazioni, offrendo l'opportunità di ascoltare storie personali, successi e insuccessi, progetti imprenditoriali e percorsi professionali. Chiunque testimonia o conduce la visita ha sempre lo stesso obiettivo: mettere in luce le scelte, la visione e la motivazione che hanno guidato il percorso professionale all'interno dell'impresa.
Questo approccio non solo arricchisce la comprensione del mondo del lavoro da parte degli studenti, ma li stimola a riflettere sul proprio progetto di vita e di carriera.
Tra le Aziende coinvolte nel territorio della Provincia di Vercelli, segnaliamo in particolare il contributo della Riseria SP di Stroppiana (VC), intervenuta a Didacta 2025 in videoconferenza durante l’incontro “Aziende Fuoriclasse” realizzato dal Sistema di Orientamento di Regione Piemonte lo scorso 13 marzo nell’ambito dei seminari organizzati da Tecnostruttura delle Regioni, e dell’azienda agricola La Garlanda di Rovasenda (VC). Nel corso dell’a.s. 2023/24 hanno ospitato centinaia di allievi e allieve delle Scuole Secondarie di I grado. Si sono distinte per la capacità di presentare il valore del proprio progetto di Impresa, l’eccellenza della propria attività produttiva e i significati culturali e comunitari ad essa connessi. Nelle visite sono stati coinvolti direttamente anche ruoli apicali che hanno dimostrato una straordinaria capacità di condividere le connessioni tra progetti professionali, personali e imprenditoriali, dando la possibilità ai ragazzi di cogliere come attitudini e interessi personali possano fiorire in progetti di impresa di piccole e grandi dimensioni, con ricadute sensibili a livello territoriale, nazionale e internazionale.
Sempre a Didacta 2025 durante l’incontro “Aziende Fuoriclasse”, ha testimoniato in videoconferenza la propria esperienza il Birrificio Le Baladin, eccellenza del territorio della Provincia di Cuneo, nata dall’idea di un giovane imprenditore che, partendo da una piccola realtà locale, ha raggiunto una diffusione dei suoi prodotti a livello internazionale. Durante la visita i ragazzi hanno l’opportunità di osservare il ciclo di produzione e il modello organizzativo performante ed ottimizzato con un’efficiente integrazione di tecnologia e di presenza di tecnici specializzati. L’azienda è dotata di un’area educational perché il suo titolare desidera restituire ai giovani e al territorio il messaggio sull’importanza di credere ai propri sogni e all’impegno per la loro realizzazione. L’intuizione di un singolo, quasi visionario nel settore di produzione della birra artigianale, è diventata di fatto motore di sviluppo di un’area territoriale a testimonianza che dallo studio e dal costante impegno e ricerca possono nascere attività imprenditoriali in grado di modificare l’economia di un luogo: Teo Musso, ideatore de Le Baladin, apre la sua azienda ai giovani per raccontare la storia dei suoi prodotti, ma anche per portare il suo esempio e restituire al territorio stesso.
Le testimonianze del valore orientativo delle visite in impresa, sottolineate dai riferimenti metodologici ed operativi proposti dal Sistema di Orientamento di Regione Piemonte, hanno permesso nella seconda parte del workshop proposto a Didacta un confronto teorico e pratico estremamente generativo con i colleghi della Regione Liguria, nell’auspicio che il confronto sinergico tra i due approcci possa contribuire alla valorizzazione della cultura dell’Orientamento e alla sua centralità nei percorsi di crescita delle nuove generazioni.
Il progetto Percorsi#Possibile
Il sistema di orientamento piemontese punta a favorire l’inclusione di tutti i giovani. A questo proposito, un’iniziativa particolarmente significativa in corso, condivisa in chiusura dell’appuntamento “Aziende Fuoriclasse”, è il progetto Percorsi#Possibile, che promuove la coprogettazione di percorsi di PCTO per ragazzi e ragazze con disabilità.
A Didacta è stato possibile presentarne l’orizzonte di senso e la sperimentazione in corso su tutto il territorio piemontese, coinvolgendo 70 Istituti Secondari di II grado. Grazie alla collaborazione tra scuole, imprese e organizzazioni del terzo settore, si sta sviluppando una cultura dell’inclusione che riconosce il diritto di ogni studente a costruire il proprio futuro professionale. Saranno co-progettati 570 percorsi di PCTO, garantendo ad altrettanti ragazze e ragazzi di fare una significativa esperienza orientativa.
L’apporto delle imprese è fondamentale nei percorsi di orientamento previsti dal PCTO per favorire l’esplorazione del mondo del lavoro da parte dei ragazzi e delle ragazze, ma ancora più determinante per promuovere l’inclusione degli studenti con disabilità.
La logica che si propone alle imprese nell’ambito di questo progetto non è quella del mero rispetto di vincoli di legge, bensì quella della responsabilità sociale d’impresa.
Sperimentare per l’impresa inserimenti in percorsi orientativi di ragazzi con disabilità può generare la consapevolezza che il rapporto tra impresa e disabilità è possibile e di conseguenza può aprire a possibilità per tutti.