La globalizzazione ha avuto effetti analoghi in tutto il mondo. La crescita della popolazione, il maggiore costo e la scarsità delle risorse naturali, il crescente inquinamento hanno motivato le economie emergenti e quelle avanzate a sviluppare tecnologie energetiche più pulite, più efficienti dal punto di vista delle risorse, ad adottare standard di produzione più efficienti e ad investire in istruzione e competenze.

Orientare la globalizzazione verso uno sviluppo sostenibile è la sfida politica di oggi, affinché ne vengano gestiti gli effetti in maniera equa e vantaggiosa per tutti. Per l’attuazione e il perseguimento dello sviluppo sostenibile la Commissione europea ha delineato alcune priorità strategiche fondamentali: innanzitutto rafforzare ulteriormente la transizione verso un’economia europea, decarbonizzata, digitale e più circolare, ma anche integrare pienamente gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile nella politica europea, nonché stabilire norme e standard comuni della UE, col fine di incentivare i futuri investimenti in tecnologie e in competenze, tra cui quelle verdi. Appare quindi conveniente che vari livelli di governo condividano la responsabilità di rendere l’economia europea più competitiva, sostenibile, resiliente alla globalizzazione e in grado di generare le risorse necessarie a garantire una distribuzione più equa dei benefici.